Commento dei critici
GLI ARCHETIPI DELLA MEMORIA – Brescia 2006
- Critico: Dott Prof Stefano Fanara
- Grafica
Chiunque, almeno una volta nella vita, avrà sentito parlare degli Archetipi Junghiani. Di cosa si tratta?
Faccio riferimento intanto al loro ideatore, Carl Jung, colui che si allontanò apertamente dalle idee di Freud e dal suo approccio alla psicoanalisi. Noto per le sue idee in netto contrasto rispetto alla tradizione riconosciuta, aveva dato vita a 12 archetipi della personalità.
Jung, al fine di creare e spiegare in maniera approfondita i 12 archetipi, aveva studiato tanto facendo capo ai miti delle culture più disparate.
Ma cosa rappresentano, in realtà, questi archetipi? Si tratta di schemi comportamentali che si associano ad altrettanti modi di essere, rappresentanti l’inconscio collettivo.
Sono partito dalla considerazione che i 12 archetipi a cui si riferisce Jung si trovano in ciascun individuo e reagiscono a tutte le situazioni della vita, ho cercato, attraverso la sperimentazione grafica con la Tecnica di HAITER, di scavare nell’inconscio e andando a ricercare gli archetipi della memoria attivati nella mia età infantile, per proiettarli nell’età adulta attraverso il gesto impresso sulla lastra di zinco e poi, trasferito attraverso l’uso del colore su carta Fabriano. Il prodotto finale é di 12 opere grafiche monotipiche. Il tutto è associabile al livello introspettivo d’armonia pittorica.